La Diva del cinema fascista

Isolda Ferri

Isolda Ferri, bellissima donna, scese a Roma dalla Romagna prima del 1930. Cominciò a scalare le proprie ambizioni, fino ad allora abbastanza indefinite, in ogni modo, fino ad arrivare al cinema. Dopo provini e piccole apparizioni la notò un grande regista di film storici che cercava, una bella donna, per una scena abbastanza scandalosa. Adocchiò Isolda a passeggiò per i viali di Cinecittà. Fu un incontro veloce. Isolda dopo un provino completamento nudo, ebbe il ruolo. Fu il primo nudo integrale in bianco e nero. Ormai famosa incontrò un gerarca ministro dello sport del governo fascista. Il gerarca aveva un cognome buffo maanche imbarazzante: Ezio Papparatti, se ne vergognava talmente che con l'aiuto del partito scelse un cognome d'arte e ispirandosi a Latina — spiaggia Fascista — si fece chiamare Ezio Latini. Isolda Ferri ed Ezio Latini, amandosi, andarono a vivere in una bella villa a Fregene — allora meta di cinematografari — con una bella piscina turchese. Isolda spendeva tutto quello che guadagnava come attrice, con l'acquisto sfrenato di abiti di una sartoria Romana "In Moda Virtus". Aveva un guardaroba molto originale, audace per quei tempi. Abiti drammaticamente neri paletot d'ispirazione militaresca, tailleurs come alte uniformi fasciste, il tutto a valorizzare la sua bellezza antica, datata. Ezio il suo gerarca, ne andava fiero, fino a quando una sera ad una festa ove intervenne anche Mussolini fu avvicinato da un uomo importante che gli disse con gli occhi fuori dalle orbite: "Il Duce è rimasto orripilato e mi ha mandato a dirvi che questa non è una festa di Carnevale." Ezio e Isolda, se ne andarono subito con la coda tra le gambe. Da allora Isolda, cambiò stile andando a reperire gli abiti nella stessa sartoria dove si forniva Claretta Petacci. Nel privato, i festini nella loro villa, erano sempre al limite dell'orgia. C'erano gli sportivi più famosi e con la scusa della piscina, praticamente nudi partecipavano a "riti" sessuali in cui Isolda era la grande protagonista. Ezio, viveva da voyeur questi "istanti" guardando e tirando cocaina. In queste serata c'era spesso, Marcello Loi, il più famoso saltatore in alto e grande ginnasta onnipresente alle manifestazioni che il partito Fascista promuoveva, nella dimostrazione che gli italiani erano forti e sani. Isolda si innamorò di Marcello. All'inizio Ezio non se ne accorse anche perché Isolda si concedeva solo lui — come detto prima — e questo allontanava qualsiasi gelosia. Una sera, dopo abili e femminili — insistenze, Isolda - con la scusa si un premio vinto da Marcello — lo invitò a cena. A questa cena erano presenti solo lei il marito e Marcello. Ad Ezio questa intimità parve strana. Durante la cena a lume di candela, Isolda e Marcello si guardarono negli occhi, noncuranti di Ezio. A fine cena Ezio, ebbe un lampo e distrattamente fece cadere un tovagliolo a terra. Si chinò repentinamentee vide una cosa che gli sembrò stranamente tremenda. Marcello teneva imprigionate tra le sue gambe, quelle di Isotta. Ezio Raccolse il tovagliolo, e fintamente non batté ciglio. Dopo cena propose di fare un bagno in piscina, come sempre nudi. Marcello e Isotta entusiasti non vedevano l'ora. Ezio con una scusa, si assentò, nudo, per un istante. Tornò vestito in uniforme da gerarca. Aveva in mano la pistola d'ordinanza e con una raffica di colpi li uccise.